Una delle chiavi di questo rapporto è la semplicità
Del Signore è la terra con le sue ricchezze, il mondo con i suoi abitanti. (Salmi 24:1 TILC)
Da questo comprendiamo che tutto ciò che «possediamo», in realtà appartiene al nostro Creatore; e questo non include solo i nostri beni, ma anche noi stessi. Siamo semplicemente amministratori, o custodi, di ciò che Dio ci ha affidato.
Comprendere i principi della proprietà (che tutto appartiene a Dio) e della buona amministrazione (che dobbiamo usare quello che Dio ci ha dato secondo la sua volontà e la sua Parola), e la necessità di sviluppare un rapporto corretto con proprietà e denaro, ci aiuta a regolare il nostro atteggiamento interiore e il nostro comportamento riguardo alle cose su cui abbiamo controllo, materiali o intangibili che siano.
Una delle chiavi di questo rapporto è la semplicità. Può essere vista come un mezzo per liberarsi da alcuni degli inutili legami alle cose di questa vita, un mezzo per «avere in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra». [Vedi Colossesi 3,2.]
Gesù ci disse che il nostro cuore sarà là dov’è il nostro tesoro, quindi è cosa saggia rendersi conto di dove pensiamo che sia il nostro vero tesoro. Dovremmo avere un rapporto corretto con i nostri beni e riconoscere i danni che possono esserci se quel rapporto perde il suo equilibrio. La semplicità può diminuire l’attenzione su noi stessi e le nostre cose, aiutandoci a restare attenti al nostro vero tesoro, il nostro Dio amorevole che ci ha dato le cose più preziose che si possano avere: il suo amore e la salvezza. —Peter Amsterdam [1]
Gli esseri umani che non lasciano dietro di sé altro conseguimento che una serie di piccole cortesie, non hanno sprecato la loro vita. —Charlotte Gray
[1] Ancora Coltivare la semplicità