Spesso Dio sceglie le persone più inaspettate per compiere meraviglie
Mosè disse al SIGNORE: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua». (Esodo 4:10 NR)
Mosè si lamentava di non essere un buon oratore, tuttavia Dio lo scelse per condurre il popolo ebreo fuori dall’Egitto. Per la persona media parlare di fronte a un pubblico è considerata la cosa più spaventevole, con la morte al secondo posto.
Perciò Mosè doveva avere un bel po’ di fiducia in Dio per accettare un lavoro tanto pubblico, che per di più comportava grandi pericoli. Come previsto, Dio lo aiutò.
A quanto pare l’apostolo Pietro a volte si comportava da testa calda. Spesso si cacciava in controversie ed è ben noto che negò di conoscere Gesù appena prima che Lui fosse crocifisso. Dio però lo usò per predicare a migliaia di persone solo poche settimane dopo.
Spesso Dio sceglie le persone più inaspettate per compiere meraviglie attraverso di loro, così che tutti sappiano che è opera sua.
A volte ci sforziamo troppo, lavoriamo troppo e cerchiamo di fare tutto da soli. Dobbiamo impregnarci di Gesù e lasciare che sia Lui a illuminare il cammino, perché, se cerchiamo di farlo da soli, bruceremo in fretta.
Quando mi ricordo di dedicargli tempo per includerlo nella mia vita quotidiana, tutto funziona meglio, fila più liscio e stressa di meno. —Nina Kole [1]
Camminando con Gesù, riposando il tuo capo sul suo cuore, imparerai a conoscere la sua Parola, la sua volontà e le sue vie. Desidererai ubbidirgli, non per obbligo, ma per una connessione profonda con Lui. Finché rimarrai nel suo amore, la tua gioia abbonderà. ―Sue Detweiler
[1] Ancora La formula