Solitudine
Ma io non sono solo, perché il Padre è con me. (Giovanni 16:32)
Alcune delle persone più sole sono circondate dagli altri, ma pensano che nessuno le capisca, che nessuno riconosca la persona reale che c’è in loro. In realtà è vero che anche il tuo compagno di una vita intera o il tuo amico più caro non ti conosce veramente, non ti capisce veramente, perché in ogni vita c’è qualche porta chiusa in cui tu solo puoi entrare.
Perché abbiamo questo desiderio profondo di essere compresi? Perché c’è questa brama intensa di comunicare a qualcuno le gioie e i trionfi, i dolori e le sconfitte? In realtà, quando scaliamo le vette dell’entusiasmo, non c’è nessuno che possa entrare fino in fondo nelle nostre emozioni. Nelle profondità del dolore ci sono sempre lacrime che solo noi possiamo
versare. Perché succede?
Dio ti ha creato per se stesso e sapeva che questo senso d’isolamento, di non essere compreso, ti avrebbe condotto a Lui. Dio stesso è la risposta. Resterai soddisfatto solo quando sarà Lui a colmare quel desiderio.
Ti ha creato così, ti ha creato per se stesso; solo quando riempirà la tua vita sarai per sempre libero da quel senso di solitudine. Ha messo sul tavolo del tuo cuore un cartello che dice: «Riservato a Me». —VBB [1]
Quando ti senti solo, puoi rivolgerti al Figlio di Dio con questa semplice preghiera: «Grazie, Gesù, per il tuo amore. Grazie per avermi salvato. Ti prego di entrare nella mia vita e accompagnarmi in questo mio viaggio».
[1] VBB Contatto anno 14 numero 2