È giusto fare piani per il futuro e porre fondamenti solidi

Infatti, tutte le promesse di Dio hanno il loro «sì» in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l'Amen alla gloria di Dio. (2 Corinzi 1:20 NR)

 Nessuno sa che cosa ci offre il futuro. Facciamo in fretta ad augurare un “felice anno nuovo” il primo gennaio, ma in realtà abbiamo pochissimo controllo su come andranno le cose.
 È giusto fare piani per il futuro e porre fondamenti solidi per la nostra vita personale e professionale, ma sappiamo fin dall’inizio che l’anno sarà pieno di avvenimenti e circostanze che non abbiamo previsto e sui quali avremo limitate possibilità di influenza.
 Non è detto che sia una cosa brutta, se ci ricorda che in fin dei conti il posto più felice e sicuro per noi e per i nostri cari è nelle mani di Dio. Forse, invece di augurare delle manifestazioni esteriori di felicità alle persone che ci sono care, dovremmo augurare loro di avere una buona connessione con la fonte di ogni benedizione, il Padre affettuoso che ci promette: “Non ti lascerò e non ti abbandonerò”.
 Sia che quest’anno porti prosperità oppure difficoltà, salute o malattia, amore o lutti, possiamo essere sicuri dell’amore e della presenza di Dio, della sua capacità di rispondere alle nostre preghiere e del suo stabile proposito di far cooperare tutte le cose al bene di quelli che sono suoi figli e lo amano. Dio non si dimentica mai delle sue promesse e non è mai impossibilitato a mantenerle. Dio ti benedica con la sua presenza e la sua attenzione nel prossimo anno. —Ronan Keane [1]

 Ieri è andato. Domani non è ancora arrivato. Abbiamo solo oggi. Cominciamo. —Madre Teresa

[1] Contatto Un tipo diverso di auguri

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Potremmo sentirci troppo sicuri di noi stessi