Viviamo per l’eternità
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo (Filippesi 3:20 ND)
La nostra vera cittadinanza non è sulla terra. La Parola di Dio dice: “Le cose che mi erano guadagno, le ho ritenute una perdita per Cristo”. Paolo diceva che tutte le cose non erano soltanto niente, ma le riteneva una perdita. Non valevano niente in confronto a ciò che aveva ricevuto in Gesù Cristo il Signore.
L’atteggiamento che dobbiamo avere, come cittadini del cielo, è di essere distaccati da questo mondo, non attaccati a esso. Non essere conformi a questo mondo, anche se sotto molti aspetti possiamo essere bene informati al riguardo, ma essere trasformati vivendo nelle cose che sono eterne, alla presenza di Gesù Cristo il Signore, vivendo nella sua Parola.
Dobbiamo essere pienamente consapevoli che viviamo per l’eternità e non per il momento; e che la nostra cittadinanza celeste non può essere messa in secondo piano.
Riesci ad avere fiducia che nel Signore Gesù Cristo potrai ricevere una ricarica della sua forza, della sua potenza e della sua saggezza per svolgere un ruolo attivo al suo servizio e negli affari del regno dei cieli, in cui hai la tua vera cittadinanza? —Virginia Brandt Berg [1]
Solo Cristo è il motivo per essere accettati da Dio e l’oggetto dei desideri del nostro cuore. È la nostra giustizia e la nostra ricompensa. —John Piper
[1] Ancora Ritenere tutto una perdita