“Pianta della Risurrezione”

Se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. (1 Tessalonicesi 4,14 NR)

 La natura spesso ci parla della creazione divina con simboli allegorici. Ne è un esempio l’avvenimento più miracoloso della storia: la risurrezione di Gesù Cristo.
 La Pianta della Risurrezione, nota anche come Rosa di Gerico o Pianta Dinosauro, è una piccola pianta che si accartoccia in una palla stretta nei periodi di siccità. Basta immergerla in acqua, però, ed è possibile vedere questo “fossile vivente” trasformarsi drammaticamente, allargandosi in poche ore da una massa aggrovigliata a un muschio risplendente.
 Il suo fogliame simile a una felce è uno dei fenomeni più curiosi del nostro pianeta. La pianta può resistere inattiva fino a cinquant’anni, senz’acqua né luce, solo per espandere improvvisamente le sue fronde d’un verde intenso non appena riesposta all’umidità. Ha la capacità di ritornare in vita più volte, anche dopo essersi essiccata completamente.
 La prima volta che ho visto questa sensazionale meraviglia aprirsi magicamente davanti ai miei occhi, ho capito il motivo del nome “Pianta della Risurrezione”. I miei pensieri si sono immediatamente rivolti a Gesù. Né la morte né la tomba furono in grado di trattenerlo. Lui risorse trionfante per salvarci dai nostri peccati. —Ruth Davidson [1]

 Nostro Signore ha scritto la promessa della risurrezione, non soltanto nei libri, ma in ogni foglia di primavera. —Martin Lutero (1483-1546)

[1] Contatto Una replica della risurrezione

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