La quiete di Dio
Fermatevi e riconoscete che io sono Dio; io sarò esaltato fra le nazioni, sarò esaltato sulla terra. (Salmo 46:10)
In questi giorni di crisi ci sono così tanti problemi e tanti pesi, tante cose con cui stare al passo. Con tutta questa eccitazione, sembra che ci sia più bisogno che mai di questo tipo di quiete divina, di lasciare che Dio rinfreschi la nostra anima nella quiete.
È solo quando la vostra mente è tranquilla e serena e il vostro spirito è in equilibrio, che potete chiedere a Dio di aiutarvi e potete sentire il suo dolce sussurro, o potete arrivare a conoscere Dio, come dice qui la Parola: “Fermatevi e riconoscete che io sono Dio”.
La quiete di Dio non è passività; ma dona un’estrema chiarezza di pensiero, un desiderio intenso di avere Dio. È in quella quiete che riusciamo a conoscere la volontà divina e il suo piano per la nostra vita.
Affidate la vostra mano a Dio come fa un bambino e lasciate che vi conduca fuori al sole del suo amore. A te che sei all’ospedale, o a casa a letto ammalato, o a te uomo d’affari preoccupato che stai guidando la tua auto: Dio ti aiuti a confidare in Lui. Fermati. Lascia che il Signore lavori per te. Una fede perfetta porterà la vittoria. Metti la tua mano in quella di Dio. Dio sistemerà ogni cosa. Amen. —Virginia Brandt Berg [1]
Se crediamo davvero, non solo che Dio esiste, ma che è anche presente in modo attivo nella nostra vita — guarendo, insegnando e guidando — dobbiamo riservare un tempo e uno spazio per dare a Dio la nostra attenzione più completa. —Henri J.M. Nouwen
[1] Ancora Da solo con Dio